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Innokentiy Fateev, classe 1980, è originario di Novokuznetsk, città della Siberia sud-occidentale, ma la sua patria d’adozione è da tempo l’Italia. In particolare il giovane pittore, ha scelto quale sua terra elettiva la Romagna. Figlio d’arte, dal padre Yuri ha ereditato l’approccio spontaneo alla pittura, che considera un atto creativo positivo e lineare, quello di cogliere la verità nelle cose semplici, e la concezione, tipicamente siberiana, che guarda alla Natura con occhio mistico.

Da alcuni anni vive e lavora a Faenza, scorci di città, piazze e i paesaggi di questo lembo di Italia sono divenuti per lui una prolifica fonte di ispirazione.

Il paesaggio, in particolare il passaggio tra “paesaggio lirico” (definizione che possiede una solida tradizione nella pittura russa) e “paesaggio liquido” (o Wet-scape per usare una definizione di Fateev) ha un ruolo cruciale nella sua ricerca stilistica. Come se alla Natura l’artista si rivolgesse per cercare il sollievo che solo essa può concedergli.

Innokentiy non riproduce però ciò che si trova davanti agli occhi, il panorama diventa piuttosto uno “schermo”, dallo sviluppo preminentemente orizzontale, su cui proietta la propria memoria con tale forza da coprire il paesaggio reale per liberarne il valore simbolico.

Un valore di grande forza scenografica e dotato di una componente fortemente onirica.

Nonostante la pittura di Innokentiy si riveli particolarmente attenta e scrupolosa, la forte luce che l’artista infonde ai suoi quadri esalta i colori dei soggetti fino a sfumarne i contorni.

Innokentiy intende idealmente la pittura proprio come un atto volto alla ricerca della luce interiore attraverso un processo creativo che la coltiva per restituirla alla realtà. I giochi di luce non sono dunque sterili tecnicismi, così come gli accostamenti cromatici non posseggono un valore puramente decorativo, entrambi sono invece un omaggio alla luce intesa come fonte della vita.

In questo senso la luce e la luminosità che il nostro Paese irradia, ha certamente giocato un ruolo importante nella sua crescita artistica.

Lo stesso effetto di si nota nelle sue nature morte, come se le luce concentrata sui soggetti della sua pittura ne sfuocasse la connotazione fisica per metterne a fuoco l’anima simbolica. Non è probabilmente un caso che Fateev scelga spesso come “protagonisti” delle sue nature morte i pesci, esseri appartenenti ad un altro elemento: l’acqua, emersi da questa come l’immagine raffigurata emerge dalla memoria del pittore.

Anche quando Innokentiy ritrae una persona lo fa solo per rappresentare l’idea di una presenza, senza nessuna esigenza descrittiva specifica e senza che questa presenza catalizzi su di sé l’attenzione dell’osservatore. I suoi personaggi sono parte di un universo immaginario, come accade nei sogni, quando caratteristiche appartenenti a individui diversi si fondono in una combinazione indefinibile.

Il legame dei suoi quadri con la dimensione onirico-mnemonica è sottolineato anche dalla prospettiva che molti di questi offrono: quella di un primo piano “tagliato” spesso in modo apparentemente disarmonico rispetto all’economia complessiva dei soggetti della composizione. La memoria umana tende infatti a fissarsi solo su un particolare o su una visione particolarmente ampia, ed è l’osservatore a dover risolvere l’enigma contenuto nella tela.

D’altronde solo nella realtà sognata è possibile coniugare atmosfere siderali e suggestioni mediterranee, originando una tale potenza evocativa.

Innokentiy Fateev, s’inserisce così nell’illustre tradizione degli animi sensibili nordici che sono rimasti stregati dall’Italia.

Dal 1995 ad oggi ha esposto le sue opere, tra collettive e personali, in Lettonia, Stati Uniti, Russia, Austria, Olanda e naturalmente in Italia. Uno dei riconoscimenti che la sua nuova patria gli ha tributato è il IV “Premio Biennale Città di Faenza” assegnatogli nel 2010. Tra le 280 opere in concorso, la giuria ha selezionato il suo quadro Fountain-scape spiegando la propria scelta con la motivazione che “si connota per l’estrema sintesi formale, per l’astrazione quasi metafisica della città di Faenza, in cui emerge il controluce incandescente”.

L’arte pittorica di Innokentliy Fateev, raffinata e sensuale, dimostra capacità tecnico-artistiche eccelse e originali, particolarmente per il contesto italiano.

Nonostante la giovane età, ha già raggiunto una notevole maturità e da questo artista, ancora trentenne, è lecito attendersi l’ulteriore crescita che le sue acute potenzialità fanno presagire.

Miagallegia

 

Mostre

2012 - "Pitture" Bottega Bertaccini Faenza

2011 - Padiglione Italia Torino2010 - 

"Luci dal Nord" Galleria comunale d'arte Molinella, Faenza

2010 -  Primo premio "Citta di Faenza" concorso biennale di pittura, Faenza

2010 - "Parariso ritrovato" Spaziarti  Milano

2009 - "I come from Siberia" NONPLUSULTRA  Lugo

2008 - Mostra personale Fontanone  Faenza

2006 - "Picture in time" DZD Art gallery    Roermond Holland2005 - "Punto zero" Exposition Hall in Faenza.  Italy

2003 - "Fateev Art Family" in"Galerie 7" Eisenstadt, Austria2003 - "Stile libero" in Bagno di Romagna, Italy

2002  -"Wine & Art" in Klosterneuburg, Austria 

2002 -  Russian Cultural Institute in Vienna

2000 - gallery "Krasnije palati" Moscow

1999 - "Ars Moderna" Riga1998 - "Fateev Art Family" Chicago USA gallery di Stephen Byer&Associates Inc.

1997 - "Hotel de Roma" Riga

1996 - First personal exhibition, gallery "Rigas Vini"in Riga

1995 - "Fateev Art Family" gallery "Krasts" in Riga

Innokentiystudio

Bio